Dichiarazioni Antimafia
Sei un Operatore o un Proprietario di un Impianto ad Energia Rinnovabile, come per esempio un Impianto Fotovoltaico? Percepisci un incentivo superiore ad Euro 150.000, calcolato su tutta la durata dell’incentivo? Sei obbligato ad inviare annualmente la Dichiarazione Antimafia al GSE.
Chi è sottoposto alla verifica Antimafia?
Gli operatori sottoposti alla verifica antimafia sono individuati tenendo conto delle disposizioni del D.Lgs. 159/2011 e s.m.i.
Nello specifico, il GSE deve ricevere periodicamente, per tutta la durata del periodo incentivante, l’informazione antimafia per tutte le persone fisiche e/o giuridiche che ricevono erogazioni per un valore complessivo superiore ad Euro 150.000.
Sono comunque esclusi dalla verifica antimafia le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici, anche costituiti in stazioni uniche appaltanti, gli enti e le aziende vigilati dallo Stato o da altro ente pubblico e le società o imprese comunque controllate dallo Stato o da altro ente pubblico, nonché i concessionari di lavori o di servizi pubblici e i soggetti di cui gli organi rappresentativi e quelli aventi funzioni di amministrazione e di controllo sono sottoposti, per disposizione di legge o di regolamento, alla verifica di particolari requisiti di onorabilità tali da escludere la sussistenza di una delle cause di sospensione, di decadenza o di divieto di cui all’articolo 67 del D.Lgs. 159/2011 e s.m.i.
Importante
La documentazione Antimafia deve essere inviata al GSE, annualmente, per tutta la durata dell’incentivo, per tutti i soggetti, i quali percepiranno un contributo superiore a Euro 150.000, calcolato su tutta la durata dell’incentivo.
A seguito delle modifiche apportate dalla L. 17 ottobre 2017 n. 161 al D.lgs n. 159/2011 (cd. Codice Antimafia), sono in corso ulteriori approfondimenti con le Istituzioni competenti in merito all’opportunità di richiedere la documentazione antimafia anche ai Soggetti Responsabili che ricevono erogazioni di valore inferiore al limite di Euro 150.000.
Cosa succede se il GSE non riceve periodicamente la dichiarazione antimafia?
Se i Soggetti sottoposti a verifica, non rispettano i termini, il GSE può sospendere l’erogazione degli incentivi, così come eventuali convenzioni attive come lo Scambio sul Posto (SSP) o il Ritiro Dedicato (RID).
NOTIZIE DICHIARAZIONI ANTIMAFIA
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Nuova certificazione ambientale per il Conto Termico
Secondo quanto previsto dal DM 16/02/16 tutte le richieste di Conto Termico inerenti caldaie o stufe a biomasse che perverranno dopo il 01/01/2019 dovranno essere corredate da una Certificazione Ambientale. Non solo. Saranno ritenuti idonei solo gli interventi che, fra gli altri requisiti richiesti, dimostreranno una congruenza fra la Certificazione stessa e i restanti dati forniti.
Cos’è il Conto Termico?
Il Conto Termico è un incentivo finalizzato a promuovere interventi di piccole dimensioni per incrementare l’efficienza energetica degli edifici e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il responsabile del meccanismo di incentivazione è il GSE, il Gestore dei servizi energetici, che ha il compito di disciplinare le modalità di accesso agli incentivi, e di gestire l’erogazione dei contributi. Introdotto dal 2013, il meccanismo è stato completamente rivisto da un decreto interministeriale del 16 febbraio 2016, entrato in vigore il 31 maggio 2016.
Conto Termico, aggiornato il contatore degli incentivi
Il GSE ha aggiornato il Contatore del Conto Termico, che consente di controllare l’andamento degli incentivi impegnati attraverso questo meccanismo che promuove la realizzazione di interventi di efficienza energetica e impianti termici alimentati a fonti rinnovabili per privati e pubbliche amministrazioni. Dall'avvio del meccanismo ad oggi sono state inoltrate al GSE, circa 137 mila richieste di incentivi, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi impegnati di 404 milioni, 20 milioni in più rispetto al mese precedente. L'impegno di spesa annua nel 2018 per la promozione di interventi realizzati da privati ammonta a 134 milioni di incentivi a fronte di un limite di spesa su base annua di 700 milioni €. L'impegno di spesa annua nel 2018 per la promozione di interventi realizzati e da realizzare dalla Pubblica Amministrazione ammonta a 49 milioni di incentivi di cui 30 mediante prenotazione entrambi al di sotto dei limiti di spesa su base annua che ammontano rispettivamente a 200 milioni e 100 milioni.
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